Il presidente cinese, Xi Jinping, è partito oggi da Pechino per la visita di Stato in Sudafrica, dove parteciperà al 15/mo vertice dei leader dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) di Johannesburg, in base a quanto riferito dai media statali. Xi, nella sua prima visita in Africa dal 2018, presiederà il Dialogo dei leader Cina-Africa con l’omologo sudafricano Cyril Ramaphosa. Il presidente cinese è assente dalla copertura video dei media statali dallo scorso 31 luglio.
Esperto, loro moneta comune farà crollare il dollaro
Il lancio di una moneta comune da parte dei Brics potrebbe significare il crollo del dollaro: lo sostiene il co-fondatore di Rich Dad Company, Robert Kiyosaki. “Uno dei più grandi cambiamenti nella storia del mondo avverrà il 22 agosto 2023. Le nazioni Brics stanno tenendo una conferenza a Johannesburg per creare la propria valuta d’oro. Cosa significa questo per il dollaro Usa?”, si è chiesto l’esperto, secondo quanto riporta la piattaforma finanziaria Investing.com. Per Kiyosaki – che aveva previsto il tracollo di Lehman Brothers nel 2008 – se i Paesi Brics “adotteranno una criptovaluta lastricata in oro il dollaro sarà fritto”. Nelle ultime settimane si sono susseguite le voci sul lancio di una nuova valuta lastricata in oro da parte dei Brics. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe chiamarsi R5, dalle iniziali delle cinque valute del gruppo (real, rublo, rupia, renminbi e rand).
Lula proporrà moneta comune alternativa al dollaro
Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, proporrà l’uso di una moneta comune tra i Paesi membri del Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) riuniti per il suo vertice annuale a Johannesburg da domani al 24 agosto: lo ha anticipato lui stesso sui social. Questa valuta “consentirà maggiori scambi tra Paesi come il Brasile e il Sudafrica senza dipendere dalla valuta di un Paese terzo”, ha affermato il leader progressista riferendosi al dollaro.
“La cooperazione tra i Paesi del sud del mondo è essenziale per affrontare le disuguaglianze, la crisi climatica e per un mondo più equilibrato ed equo”, ha aggiunto Lula, che vorrebbe incorporare nei Brics, tra le altre nazioni, Arabia Saudita e Argentina, mostrandosi inoltre favorevole anche all’ingresso dell’Iran.
Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha dichiarato che avrebbe voluto discutere della guerra in Ucraina con il suo omologo russo, Vladimir Putin, al vertice dei Brics, in programma da domani al 24 agosto in Sudafrica. Putin vi parteciperà solo da remoto, essendo colpito da mandato di arresto della Corte penale internazionale. Al suo posto ci sarà il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov. “Il ministro degli Esteri (Sergei) Lavrov è un diplomatico molto importante, ma sarebbe fondamentale che la Russia partecipasse a questo incontro (Brics) con il suo presidente (Putin)”, ha detto Lula al quotidiano sudafricano Sunday Times. “Discuteremo di questioni globali come la pace e la lotta contro la disuguaglianza, e vorrei discuterne personalmente con il presidente Putin”, ha aggiunto il leader brasiliano, promotore di un tavolo negoziale per porre fine al conflitto in Ucraina
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