Nei prossimi giorni la tredicesima arriverà a 35,7 milioni di italiani aventi diritto; i primi saranno i pensionati da lunedì, con l’importo che sarà accreditato direttamente sul conto corrente o disponibile in contanti presso gli uffici postali, successivamente toccherà ai dipendenti pubblici e privati. In totale, secondo le stime dell’Ufficio studi della Cgia, la tredicesima di quest’anno toccherà i 44,8 miliardi di euro.
Ma oltre a pensionati, operai e impiegati, a beneficiare di questa mensilità aggiuntiva sarà anche il fisco, con un introito stimato di 14,5 miliardi di euro di gettito Irpef. Complessivamente, al lordo delle imposte, l’Inps, le amministrazioni pubbliche e le imprese private dovranno erogare 59,3 miliardi di euro.
Le province con più beneficiari
A livello geografico, la provincia con il maggior numero di beneficiari della tredicesima mensilità è Roma, con 2,71 milioni di persone, tra lavoratori dipendenti e pensionati. Segue Milano con 2,47 milioni di percettori, Torino con 1,4 milioni e Napoli con 1,39 milioni di beneficiari.
Roma: 2.714.144
Milano: 2.474.870
Torino: 1.405.696
Napoli: 1.394.474
Brescia: 783.402
Bologna: 722.437
Bari: 701.901
Bergamo: 694.629
Firenze: 691.230
Padova: 604.949
Le province con il minor numero di destinatari, anche a causa delle loro dimensioni demografiche più contenute, sono Vibo Valentia, con circa 73.500 percettori, Enna con oltre 71mila persone e Isernia con 43.500 beneficiari.
Rispetto al 2023, l’ammontare netto delle tredicesime erogate nelle prossime settimane crescerà di 4,1 miliardi di euro. Le ragioni di questo incremento sono diverse. In primo luogo, la platea dei dipendenti è aumentata di 221mila unità, mentre i pensionati sono cresciuti di quasi 99mila. Inoltre, è importante sottolineare che anche il monte salari complessivo è aumentato rispetto all’anno precedente, principalmente grazie al rinnovo di alcuni contratti di lavoro. Tra i 35,7 milioni di italiani che riceveranno la tredicesima, 16,2 milioni sono pensionati e 19,5 milioni sono lavoratori dipendenti.
Non solo tredicesima: in arrivo anche quattordicesima e Bonus Natale
Per i lavoratori dipendenti, la tredicesima mensilità è prevista per legge da tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). Inoltre, secondo l’Ufficio studi della Cgia, tra i 7,5 e gli 8 milioni di lavoratori dipendenti del settore privato beneficiano anche della quattordicesima mensilità, che viene erogata a luglio. I principali contratti nazionali che prevedono questa mensilità aggiuntiva comprendono quelli dei settori agricoltura, alimentare, autotrasporto, commercio/turismo e pulizia/multiservizi.
Anche i pensionati possono ricevere la quattordicesima, ma solo se hanno compiuto 64 anni e soddisfano alcune condizioni, tra cui un reddito complessivo che, nel 2024, non deve superare due volte l’importo del trattamento minimo pensionistico.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) prevede che 4,6 milioni di lavoratori dipendenti, oltre alla tredicesima mensilità, riceveranno nelle prossime settimane anche il bonus Natale di 100 euro netti. Introdotto quest’anno dal governo Meloni, il bonus è destinato ai lavoratori con redditi medio-bassi, ma solo a coloro che guadagnano fino a 28mila euro annui e hanno almeno un figlio a carico. È necessario che il reddito complessivo non sia inferiore all’imposta lorda, ossia che l’imposta sui redditi di lavoro dipendente superi le detrazioni spettanti.
Inoltre, a dicembre, insieme alla tredicesima, alcuni pensionati riceveranno un bonus natalizio di 154,94 euro. Questo contributo, riservato agli anziani con pensioni non superiori all’importo minimo, riguarderà circa 400mila persone. L’Inps provvederà all’erogazione automatica del bonus, senza necessità di presentare alcuna richiesta.