Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di lettura«Ora che l’economia rallenta è il momento di investire, guardare avanti, preparare la futura crescita. Ecco perché il Governo dovrebbe dare un segnale di attenzione in questo senso».Tutelare l’industria, renderla competitiva, sostenerla in questa fase di difficoltà. Per Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, prima territoriale di Confindustria con oltre 7mila aziende iscritte, le priorità sono chiare. Ancora più nette alla luce dei numeri. Perché gli ultimi dati dell’industria relativi ai primi nove mesi del 2024, tra produzione industriale (-3,4%), export (-0,7%) e fatturato (-4,2%), lasciano spazio a pochi dubbi sul momento “no” della manifattura, che vede anche una crescita a doppia cifra delle richieste di Cassa Integrazione.Loading…«Dopo anni di forte crescita, in cui l’Italia ha fatto meglio dell’Europa – spiega Spada- ora il quadro è complesso, con il commercio globale a cedere il 4,2% nei primi sei mesi dell’anno, l’export lombardo a cedere oltre un miliardo, un calo verso gli Stati Uniti così come con l’Europa. Non stupisce vedere che per una impresa su quattro del Nord Ovest la maggiore criticità è rappresentata dalla domanda insufficiente. E ora, anche guardando alla debolezza della Germania, tra le imprese c’è preoccupazione.Partendo dal presupposto che siamo un territorio strutturato e solido, che negli ultimi anni ha registrato tra le imprese sempre incrementi a doppia cifra, oggi la crescita è modesta, allo 0,4%, in linea con la crescita nazionale.Sviluppo limitato che si spiega soprattutto con le difficoltà crescenti nell’economia della Germania, con cui siamo fortemente connessi».