I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSostituire le sospensioni con attività di cittadinanza solidale e lavori socialmente utili, ma dare più valore al voto in condotta. È il pacchetto di misure con le quali il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intende intervenire contro gli episodi di bullismo e le violenze che sempre più spesso si verificano tra i banchi. Tre direttrici di intervento: ridare valore al comportamento dello studente e al voto di condotta; modificare l’istituto della sospensione; definire presupposti, termini e contenuto delle attività di cittadinanza solidale.Valditara: ripensare l’istituto della sospensione«Dobbiamo intervenire in modo netto, in modo chiaro su alcuni passaggi che riguardano il voto di condotta e le misure per contrastare forme di bullismo e di mancanza di rispetto nei confronti dei docenti. Ora il caso di Rovigo è stato importante – ha detto Valditara oggi durante il question time, ricordando la vicenda che ha visto il suo diretto intervento dopo che un gruppo di ragazzi aveva sparato pallini di gomma ad una docente durante la lezione, nel novembre scorso, e ricevuto a fine anno scolastico voti in condotta troppo alti – un caso che ha visto l’intervento diretto del ministero per ripristinare l’adeguata osservanza delle disposizioni normative. Va ripensato l’istituto della sospensione, ritengo che tenere a casa un ragazzo a non fare nulla sia un danno per lui, immagino delle attività di cittadinanza solidale ed anche la necessità di più scuola, più impegno, più studio nei confronti dei ragazzi che si sono resi responsabili di atti di bullismo».Loading…Le reazioni dei sindacatiSe un plauso arriva al ministro dal deputato della Lega Rossano Sasso, – «la deriva progressista degli ultimi 50 anni ha trascurato valori come merito, impegno e rispetto» -, la Uil scuola, con il segretario Giuseppe D’Aprile, pur concordando sul fatto che le sospensioni vanno riviste, ritiene che «i lavori socialmente utili non possono essere la soluzione». «Condividiamo l’obiettivo del ministro di prolungare il tempo di permanenza a scuola per i ragazzi che si comportano in maniera non corretta – dice il segretario Giuseppe D’Aprile – tuttavia, siamo fermamente contrari all’idea di introdurre l’attività di cittadinanza solidale nelle scuole se questa si traduce in lavori socialmente utili come misura disciplinare per gli studenti che commettono atti di violenza. Riteniamo che questo approccio sia eccessivo e potrebbe avere conseguenze negative sul percorso educativo degli studenti».Bocciatura con il 5 in condottaFu nel 2009 che l’allora Miur diffuse le nuove linee guida per l’attribuzione del voto di condotta, che nelle scuole è espressione collegiale del Consiglio di classe: con il 5 qualsiasi studente non può essere promosso, indipendentemente dai voti ottenuti nelle singole materie.