Sanremo numero per numeroAscolta la versione audio dell’articolo4′ di letturaCi siamo. Sta per alzarsi il sipario sulla 73esima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo che, dal 7 all’11 febbraio, sarà trasmesso in prima serata da Rai 1. Quella che sta per cominciare è la quarta edizione che vedrà Amadeus nelle doppie vesti di conduttore e direttore artistico, ruolo che sarà suo anche nel 2024. Stiamo parlando dell’evento core della televisione tricolore che, negli ultimi anni, ha recuperato centralità assoluta anche rispetto alle dinamiche del mercato discografico. Ma come funziona il suo modello di business? Proviamo a spiegarlo in sei numeri.Amadeus, direttore artistico per il quarto Festival consecutivo (Ansa)50 milioniIn euro, la raccolta pubblicitaria che – a quanto ricostruito dal Sole 24 Ore sulla base di alcune stime in circolazione fra le centrali media – potrebbe realizzare la quarta edizione del Festival diretto da Amadeus. Rai Pubblicità è già da qualche settimana in overbooking, nonostante l’incremento dei listini frutto delle performance di ascolti delle passate edizioni. I 50 milioni arriverebbero dopo i 42 milioni di raccolta del 2022. A quanto pare il risultato sarebbe già in cassaforte ai blocchi di partenza. Secondo le rilevazioni di Omnicom Media Group, per quanto riguarda la pubblicità tabellare il listino medio dell’evento presenta una crescita del 28,1% rispetto alla precedente edizione. Il focus dell’offerta di Rai Pubblicità agli investitori si è molto spostato soprattutto sulle durate più contenute, in particolare sugli spot di 15 secondi, proprio per l’esigenza di accontentare tutti, peraltro in un quadro in cui, dal primo gennaio 2023, è entrato a regime il nuovo Testo unico che abbassa ulteriormente l’affollamento pubblicitario per Rai portandolo al 6% nella fascia oraria 18-24 (dal 7% dello scorso anno). Questo si traduce in una minore disponibilità di bacino pubblicitario: dai 25 minuti e 12 disponibili nella fascia 18-24 del 2022 si passa a 21 minuti e 36 secondi a disposizione nel 2023 (ossia 3 minuti e mezzo in meno).Loading…Fiorello condurrà il dopofestival dell’edizione 2023: la Rai fa crescere l’appeal pubblicitario della notte di Rai 1 (Ansa)66In percentuale, lo share della finale di Sanremo dell’anno scorso. Uno dei numeri da «battere» per poter dire che l’Amadeus quater è stato un successo. Il 73esimo Festival di Sanremo arriva ai blocchi di partenza con alle spalle un’edizione del 2022 con ascolti medi delle cinque serate superiori agli 11 milioni di spettatori e una quota d’ascolto media del 58%, con la serata finale sopra il 66 per cento. Sanremo, come spiegava lo scorso anno Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi, «è come sempre diviso in due parti. L’ascolto medio della prima parte è di 14,1 milioni di persone per uno share del 56,8 per cento. La media delle seconde parti, che iniziano intorno alle 23.45, è di 7,4 milioni per uno share del 61 per cento». Per l’edizione del 2022 interessante il dato relativo alla «Generazione Z» (i nati fra il 1997 e il 2012) che, secondo i dati Auditel elaborati dallo Studio Frasi, ha registrato sulle cinque serate una quota d’ascolto media del 70%, con chi ha età tra i 20 ed i 24 anni al 72,7% e i 15-19enni al 71,6 per cento.I Depeche Mode, ospiti della serata finale di Sanremo 2023 (Epa)17 milioniIn euro, è il costo stimato delle ultime edizioni di Sanremo, cifra che non dovrebbe discostarsi troppo dal budget di quello in corso. La cifra non viene mai fornita ufficialmente, ma i rumors lasciano presumere un bilancio più che attivo per la kermesse. Certo, quest’anno tornano i grandi ospiti internazionali (Depeche Mode e Black Eyed Peas) che potrebbero far lievitare la voce cachet, ma almeno nel caso dei Depeche Mode si tratta di artisti con tour estivi programmati in Italia. E sul piatto della bilancia, nelle trattative con il management, puoi far pesare la grande visibilità che solo un evento come Sanremo può assicurare a chi deve vendere biglietti per gli stadi.Blanco e Mahmood, vincitori a Sanremo 2023 (Ansa)2,5In percentuale, il contributo delle canzoni in gara al mercato discografico italiano che, l’anno scorso, si è attestato su un giro d’affari che da noi supera i 300 milioni. Il dato, negli ultimi cinque anni, è praticamente raddoppiato: fino al 2019 si attestava sull’1,2 per cento. Merito di cast sempre più in linea con la domanda del pubblico giovanile, particolare su cui la direzione artistica di Amadeus ha insistito molto. La cifra potrebbe apparire bassa, ma attenzione: andare a Sanremo, per chi produce musica, è anche un investimento in termini di marketing. La passerella nazionalpopolare per eccellenza è infatti una straordinaria occasione di visibilità per artisti chiamati a «vendere» anche il resto della propria produzione e soprattutto la propria attività live. Aspetto interessante: a fine 2022 Brividi, canzone di Blanco e Mahmood vincitrice del Festival, ha chiuso prima nella classifica annuale singoli Fimi GfK. C’è un unico precedente di brano vincitore del festival che, a fine anno, primeggiava nella chart dei singoli: Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno nel 1958. Se non è riavvicinamento Sanremo/vendite questo…