Un film ben scritto ma non sempre incisivoVisto l’importante tema di partenza, questo film avrebbe potuto essere più incisivo, nonostante siano diverse le sequenze graffianti e il contesto storico-politico che viene raccontato sia reso in maniera credibile e realistica.La scrittura è efficace, soprattutto nella rappresentazione dei personaggi principali, ma qualche guizzo in più non avrebbe guastato nella regia di Tim Mielants, nome noto soprattutto nell’universo del piccolo schermo per aver diretto importanti serie televisive, come “The Terror” e “Tales from the Loop”. Tra queste, però, una segnalazione speciale va a “Peaky Blinders”, ottima serie di cui Mielants ha diretto alcuni episodi e in cui il protagonista era proprio Cillian Murphy.L’attore irlandese è indubbiamente il valore aggiunto anche di questo film: la sua interpretazione è potentissima tanto da riuscire a nascondere alcuni limiti di un prodotto che rischia di sapere un po’ di già visto e rimane vittima di qualche ridondanza.Hey JoeSorte abbastanza simile è quella di “Hey Joe”, nuovo film del bravo regista italiano Claudio Giovannesi.Quest’ultimo, dopo aver raccontato la giovinezza in maniera egregia, in film come “Fiore” e “La paranza dei bambini”, si concentra qui soprattutto su un uomo adulto che prova a riconciliarsi col suo passato.