I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaCon il Carlos Alcaraz che tutti ormai conosciamo – straripante, dal punto di vista fisico e della qualità del gioco – Matteo Berrettini ha perso in quattro set 3-6, 6-3, 6-3, 6-3 dando non pochi pensieri al numero uno del mondo. E cancellando definitivamente i brutti ricordi degli infortuni e del prolungato stop con una bellissima prestazione.L’andamento della partita Berrettini ha cominciato giocando in modo aggressivo, con grande profondità e incisività da fondocampo (anche di rovescio) con un avversario che ha faticato a prendergli le misure. Un approccio che ha portato, sul 4-3 in suo favore, il break decisivo per la conquista del primo set. Poi però Alcaraz ha cambiato marcia, è riuscito a rispondere sempre meglio disinnescando l’arma più forte dell’avversario (46 i punti vinti in risposta, contro i 30 dell’italiano), ha sorpreso Matteo con palle corte alternate alle bordate di dritto, ha recuperato palle che sembravano perse agli occhi di chiunque, non a uno che ha le sue gambe: in campo si muove come un gatto, è ovunque, e quando arriva in corsa riesce a controllare il colpo trasformandolo in un vincente. Berrettini ha resistito con grande orgoglio, aggrappandosi al servizio, ma l’intensità fatta vedere nel primo set si è via via appannata. Non ha più dato la sensazione di poter capovolgere il risultato, nemmeno quando si sarebbe potuto aprire qualche spiraglio (come in apertura del quarto set, con uno 0-30 a suo favore per due doppi falli dello spagnolo). E’ stato un match a tratti di altissimo livello, per la gioia del folto pubblico.Loading…Bilancio positivo”Sono fiero di quel che ho fatto per mille motivi”, ha detto il tennista romano nella conferenza stampa post partita, citando espressamente le difficoltà degli ultimi mesi che lo hanno sopraffatto, facendolo scivolare al 38° posto in classifica: “Tutto mi diceva di fermarmi, non avevo certezze, non avevo fiducia, non avevo match sulle gambe, il fisico non si sa dove fosse…. sarebbe stato più facile stare a casa e invece ho scelto la strada più difficile e questa è la cosa di cui vado maggiormente fiero e che sarà importante anche per il futuro”. Con le tre vittorie di Wimbledon (contro Sonego, De Minaur e Zverev), Berrettini salirà di sette posizioni nel ranking Atp.E adesso? Prima di tutto c’è Sinner contro Safiullin, il russo numero 92 del mondo: una partita ampiamente alla portata dell’italiano (testa di serie per numero otto) che vale un posto in semifinale. Alcaraz incontrerà Holger Rune che ha fatto fuori Grigor Dimitrov in quattro combattutissimi set. E poi c’è lui, che avanza silenziosamente, Nole Djokovic: sbarazzatosi di Hubert Hurkacz, sfiderà Andrey Rublev. Daniil Medvedev, infine, se la vedrà con l’altra sorpresa di questo torneo, Christopher Eubanks: ha vinto con la testa di serie numero 5 Tsitsipas.