Cerimonia di consegna delle “Stelle al Merito del Lavoro” per l’anno 2024, con il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente della Camera Fontana.
“La Stella rappresenta un riconoscimento, un segno importante. Costituisce inoltre un pegno che invita istituzioni e società a rendere il lavoro sicuro, contrastando le morti e gli infortuni. Una piaga intollerabile, ancor più nel tempo dei più grandi progressi tecnologici e dei più grandi avanzamenti della conoscenza, che la storia dell’uomo abbia mai conosciuto. La vita delle persone vale immensamente più di ogni profitto, interesse o vantaggio produttivo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di consegna delle “Stelle al Merito del Lavoro” per l’anno 2024.
“E’ la persona, ogni persona, cuore e fine dell’ordinamento democratico che tiene uniti i propositi di piena libertà e di effettiva uguaglianza. La centralità del lavoro presuppone la centralità della persona umana. Della dignità della persona il lavoro è indubbiamente un caposaldo. Il lavoro è condizione di indipendenza, economica e non soltanto. E’ una leva per accrescere i diritti, individuali e collettivi. Così è stato nella storia della nostra Repubblica” ha detto il presidente della Repubblica.
“Il lavoro è stato il motore principale dello sviluppo del Paese e della crescita umana, civile, sociale, culturale che ha consentito una diffusa emancipazione da condizioni di povertà e subalternità. Con il lavoro, con l’apporto decisivo delle organizzazioni dei lavoratori, si è costruito il welfare italiano, elemento basilare dei diritti di cittadinanza” ha aggiunto Mattarella.
Esistono “sacche di salari insufficienti, alimentati anche da part-time involontario, e da precarietà. Si tratta di un elemento di preoccupante lacerazione della coesione sociale. E’ la condizione che riguarda anche molti immigrati, sovente esposti a uno sfruttamento spietato, inconciliabile con la nostra civiltà”, ha spiegato ancora Mattarella.
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