I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaInquinamento, abusivismo edilizio, mala depurazione, cattiva gestione dei rifiuti, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità. Sono questi i mali di cui soffrono i mari italiani. A scattare la fotografia è Legambiente. L’associazione ambientalista ha presentato un’anteprima del dossier Mare Monstrum sulle illegalità connesse all’inquinamento: nel 2022 lungo le coste italiane 13.229 infrazioni. Rispetto al 2021 crescono gli illeciti e le sanzioni amministrative: 8.499 (+24,2%) e 8.935 (+ 47,7%). La Campania in vetta per numero di reati, seguita da Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia.E proprio dalla cattiva o mancata depurazione e dall’inquinamento delle acque che, con il motto “Non ci fermeremo mai”, salpano la Goletta Verde e la Goletta dei Laghi 2023: le due storiche campagne di Legambiente – giunte rispettivamente alla 37esima e 18esima edizione – che puntano a non abbassare la guardia sulla qualità delle acque marine e lacustri e sugli abusi che deturpano coste e rive. Goletta Verde inizierà il suo viaggio in difesa dei mari il 30 giugno a Genova percorrendo, da nord a sud, le coste della Penisola e terminando il viaggio a S. Giorgio di Nogaro in Friuli-Venezia Giulia il 10-11 agosto. Tra i temi a bordo la depurazione, la lotta alla crisi climatica, beach e marine litter, la salvaguardia della biodiversità fino alle filiere virtuose dell’economia circolare e della chimica verde per la tutela dell’inquinamento. Goletta dei Laghi invece partirà il 29 giugno dal Lago di Santa Croce (Veneto) e Laghi delle Mucille (Friuli-Venezia Giulia) – toccando poi la Lombardia, Piemonte, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Molise, Puglia, Sicilia – e terminerà il suo viaggio in Calabria il 3 agosto. Con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute dei bacini lacustri italiani, la campagna denuncerà le criticità e promuoverà al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità; accendendo i riflettori su scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, siccità, cementificazione e captazione delle acque.Loading…Lo scorso anno 1,8 violazioni per ogni chilometro di costaPartiamo dai numeri. Nel 2022 lungo le coste italiane sono state 13.229 le infrazioni contestate, pari a 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa. Crescono nel 2022 gli illeciti amministrativi, pari a 8.499 (+24,2% rispetto al 2021) e le sanzioni amministrative, 8.935 quelle comminate (+ 47,7% rispetto al 2021). In diminuzione, invece, il numero di reati (4.730, -32,9% sul 2021) e il numero delle persone denunciate o arrestate (4.844, -43,6% rispetto al 2021) e quello dei sequestri (1.623, -51,7% rispetto il 2021), per un valore economico di oltre 385 milioni di euro.Nella classifica dei reati Campania primaLa Campania si conferma prima in classifica: nel 2022 ha contato 1.245 reati e da sola rappresenta il 26,3% del totale nazionale. Le persone denunciate e arrestate sono state 989, i sequestri 496, gli illeciti amministrativi 1.273 (+45,7% rispetto al 2021) e le sanzioni 1.247 (+42,7% rispetto al 2021). Al secondo posto per numero di reati sale la Puglia (l’anno scorso quarta) che nel 2022 ha contato 559 reati, pari all’11,8% del totale nazionale. Segue il Lazio con 539 reati (11,4% del totale) ma che si piazza al secondo posto come numero di persone denunciate e arrestate (673) e sequestri (216 quelli eseguiti). La Calabria (seconda come illeciti amministrativi e sanzioni, rispettivamente 1.018 e 1.062) sale al quarto posto con 344 reati, seguita dalla Sicilia, che con 336 reati scende di due posizioni rispetto alla classifica del 2021. Sesta l’Emilia-Romagna con 271 reati. Da sottolineare l’incidenza dei reati connessi al mare inquinato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) che sale dal 51,8% del 2021 al 52,5% del 2022.