LORENZO MARONE, LA VITA A VOLTE
CAPITA (FELTRINELLI, PP. 320, EURO 19)
‘La vita a volte capita’, romanzo uscito per Feltrinelli,
segna il ritorno di Cesare Annunziata, iconico personaggio nato
dalla fantasia di Lorenzo Marone. Il vecchietto Cesare è apparso
per la prima volta ne ‘La tentazione di essere felici’ (2015),
bestseller e opera prima dello scrittore partenopeo. Annunziata
è un anziano brontolone, insofferente, infelice, pieno di
rimpianti: “In fondo due sono le possibilità: o trovi il
coraggio per cambiare in meglio la tua vita, o ti sforzi di
riconoscere il meglio in quella che hai già. Io non ho fatto
nessuna delle due cose”, si rammarica il vegliardo nel capitolo
intitolato ‘Rimuginio’.
Stavolta troviamo Annunziata con più anni sulle spalle e
problemi di salute, ha avuto un infarto ed è in cura da un
geriatra: “A una certa ora della notte mi vengono i crampi ai
piedi e devo muovere le gambe per far passare il dolore”,
inoltre “l’esofago brucia e in gola mi sembra d’avere un
groppo”. Considera la sua vita “un eterno proposito” e confessa
:”Ogni notte mi stendo in un cimitero di ricordi, e mi sento
derubato, quando arrivano, mi sfilano tra le mani gli anni
passati, i giorni che non m’appartengono più”. A rendere i suoi
pensieri più lievi sarà una ragazza incontrata al parco, una
giovane di nome Iris, dallo sguardo fragile. È l’inizio di una
tenera amicizia.
“Devo molto a Cesare Annunziata e al suo mondo”, commenta
Marone nei ringraziamenti. “In questo lasso di tempo non ho mai
pensato di tornare a Cesare, nonostante in molti me lo
chiedessero”, prosegue. “Dopo la pandemia, però, ho cominciato a
sentire una vocina dentro che mi diceva che dovevo servirmi
ancora di lui per parlare, stavolta sì, di vecchiaia, e del
tempo che, ahimè, scorre troppo in fretta. E così ho ripreso, e
ho raccontato quello che volevo raccontare: la genitorialità
innanzitutto, e l’enorme solitudine che circonda ognuno di noi,
giovani e anziani di questa epoca che corre veloce”, spiega.
Marone dedica questo libro al figlio: “Questa storia è per
te, amore mio, e qua resterà, per sempre, per aiutarti, spero,
nel cammino, a non adagiarti un domani, a non dare le cose e le
persone per scontate, per spingerti a continuare a
meravigliarti, a ricercare l’amore e la bellezza, per vivere
senza paura”, scrive ancora nei ringraziamenti.
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