Julie Fujishima, amministratrice
delegata della Johnny and Associates, la più grande agenzia di
talenti pop del Giappone, si è dimessa dopo aver infine ammesso
gli abusi sessuali commessi dal defunto fondatore nonché suo
zio, il magnate Johnny Kitagawa, dagli anni ’70 fino a metà
degli anni 2010.
Il passo indietro di Fujishima è stato accompagnato da scuse
pubbliche per le violenze commesse dallo zio una settimana dopo
che il rapporto di una commissione d’indagine indipendente,
incaricata dalla stessa agenzia, ha rivelato che Kitagawa aveva
abusato “in maniera estesa” di centinaia di giovani talenti pop
in carico alla sua agenzia nel corso di sessant’anni di
carriera.
Il report ha citato resoconti dettagliati di abusi tratti da
interviste con 41 presunte vittime, oltre che funzionari
dell’azienda. Nonostante il lungo periodo intercorso, lo
scandalo, che ha riguardato una delle figure più influenti
dell’industria dell’intrattenimento giapponese, è diventata di
interesse mediatico solo dopo un documentario della Bbc
trasmesso quest’anno, che ha portato le vittime a farsi avanti.
Johnny Kitagawa è morto nel 2019, avendo sempre negato ogni
addebito. Oggi sua nipote e ceo uscente ha riconosciuto per la
prima volta le accuse. “Sia l’agenzia che io stessa come persona
riconosciamo gli abusi sessuali commessi da Johnny Kitagawa”, ha
detto, ripresa dalla Bbc. “Chiedo scusa alle sue vittime dal
profondo del mio cuore”, ha aggiunto.
Nel rapporto finale degli investigatori si afferma che la
gestione familiare dell’azienda ha causato il protrarsi delle
aggressioni per decenni e che la Fujishima non le ha denunciate,
nonostante ne fosse a conoscenza. L’amministratore delegato
uscente ha nominato come successore Noriyuki Higashiyama, volto
televisivo molto noto in Giappone, 56enne e anche uno dei primi
talenti reclutati da Johnny and Associates. Ha assicurato di non
essere fra le vittime degli abusi.
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