(ANSA) – ROMA, 13 FEB – Un luogo di incontro e dialogo tra
due culture: scienza e umanesimo. Una piattaforma di confronto
tra scrittori, scienziati, critici e artisti, chiamati a
discutere tra loro su quesiti fondamentali della modernità,
all’insegna del pluralismo. Nasceva così 70 anni fa la rivista
Civiltà delle macchine, diretta e animata tra il 1953 e il 1958
dal poeta-ingegnere lucano Leonardo Sinisgalli. Nata come house
organ di Finmeccanica oggi la rivista trimestrale è edita dalla
Fondazione Leonardo. Nel numero speciale dedicato al
settantesimo anniversario della pubblicazione viene ricostruita
la storia della rivista e approfondito il contesto
storico-culturale-industriale in cui è nata. Particolare spazio
è dato al ruolo delle riviste nella società ipermedializzata e
alle prospettive del dibattito in atto sull’umanesimo digitale.
Significativo il contributo artistico fornito da Emilio Isgrò
che per l’anniversario ha donato alla rivista un’opera in cui è
riproposto il primo editoriale, firmato da Giuseppe Ungaretti,
in cui il testo viene cancellato salvo la frase: “Fare per
avere, fare l’uomo per non essere senza amore”. Questi
settant’anni di cultura d’impresa, letteratura e filosofia, sono
stati celebrati con un evento al Maxxi, il Museo nazionale delle
arti del XXI secolo di Roma, che ha visto tra gli altri gli
interventi del presidente della Fondazione Leonardo, Luciano
Violante; del presidente di Leonardo Luciano Carta e
dell’amministratore delegato, Alessandro Profumo, oltre che del
direttore della rivista Marco Ferrante. (ANSA).