Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaUn vero gioiello: i rarissimi disegni d’oro di Evelyn de Morgan sono in mostra a Leighton House. È lo scrigno ideale per esporre queste opere create nella seconda metà dell’Ottocento e del tutto in sintonia con lo stile della casa-museo dell’artista vittoriano.Affiliata ai PreRaffaelliti e ai Simbolisti, la de Morgan ha però sempre seguito la sua strada, affermandosi come artista originale, una delle prime donne ad ottenere una borsa di studio dalla prestigiosa Slade School of Art a Londra nel 1874.Il Sentiero Spinoso – Victoria Dolorosa – OpiEra una pittrice, ma ha concepito e realizzato i disegni d’oro come opere d’arte a pieno titolo, al contrario degli schizzi preparatori per i suoi quadri. Seguendo i principi di Paracelso, l’alchimista rinascimentale, la de Morgan era convinta che l’oro avesse proprietà mistiche e fosse il colore della salvezza spirituale.Nessun altro ha realizzato disegni come quelli in mostra, usando gessetti su carta grigio scuro e illuminando l’immagine con l’oro. L’artista ha creato da sola i materiali che ha usato, polverizzando pigmento d’oro e mescolandolo poi con acqua e gomma arabica in densità diverse a seconda dell’intensità e brillantezza voluta. Ha anche creato un pastello dorato per un effetto ancora più luminoso e drammatico.Loading…St FrancisDanteIn linea con il pensiero preraffaellita, l’artista ha rivolto lo sguardo al passato, ispirandosi all’utilizzo dell’oro nei quadri sacri. Anche i temi scelti dalla de Morgan sono un omaggio al passato, dalla mitologia alle tradizioni cristiane a Dante, il poeta più ammirato dai Preraffaelliti.Valley of ShadowsGiottoDopo avere visitato Assisi nel 1875 e ammirato gli affreschi di Giotto che illustrano la vita di San Francesco, la de Morgan scelse il tema dello “sposalizio di San Francesco con la povertà”, che mostra il momento in cui il santo si dedica completamente alla sua fede. Femminista ante litteram, la de Morgan ha spesso rappresentato donne nelle sue opere. Come la dea Opi, protettrice del grano, che rappresenta la fertilità e il potere femminile. Nel “Sentiero spinoso” un’eterea figura di donna sembra sospesa tra un arco e un groviglio di spine, come incerta se tornare indietro o proseguire su una via dolorosa. L’artista era anche una pacifista militante, che si era schierata contro le guerre boere. L’ultimo disegno della mostra è Victoria Dolorosa, del 1900, che mostra un cavaliere in armatura che riceve la corona d’alloro della vittoria da un angelo, ma non c’è trionfalismo alcuno in questa immagine lugubre e malinconica. I disegni d’oro sono delicatissimi: la mostra ne presenta 11 su 17 in totale che sono sopravvissuti. E’ la prima volta che è possibile ammirarli dal 1896.Evelyn de Morgan, The Gold Drawings, Leighton House, fino al 1 ottobre