“La bellezza può salvare il
mondo e la bellezza è espressa dalla musica”: con queste parole
il maestro Alessio Allegrini presenta l’Orchestra da lui fondata
e il concerto che dirigerà nella serata di giovedì 24 ottobre al
Teatro Verdi di Pordenone.
Con la potente ed emozionante esibizione della Human Rights
Orchestra, che riunisce membri delle più prestigiose orchestre
di tutta Europa in un progetto insieme musicale e umanitario –
sottolineato dall’uso di violini, viole e violoncelli ricavati
dal legno delle imbarcazioni dei migranti – si alzerà infatti
ufficialmente il sipario sulla programmazione 2024/2025 del
teatro pordenonese, per la prima volta firmata dal nuovo
consulente musicale, il pianista Alessandro Taverna, che sarà
anche tra i protagonisti sul palco.
Per la prima volta in assoluto in Friuli Venezia Giulia,
l’Orchestra proporrà in esclusiva per il Triveneto un programma
evocativo e simbolico su musiche di Verdi, Rachmaninov e Dvořá.
La Human Rights Orchestra è composta da 60 orchestrali
provenienti dalle più importanti istituzioni musicali europee
(Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Bayerische
Staatsoper, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
di Roma, Orchestra del Teatro alla Scala, Tonhalle Zürich), che
danno tempo, energia, passione e speranza per immaginare e
prefigurare un mondo davvero migliore.
“Credo fermamente che come musicisti e come artisti non
possiamo esimerci dal pensare al nostro ruolo come a un ruolo
anche sociale”, sottolinea Allegrini.
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