Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di letturaLa bestia conquista Venezia: sorprende, affascina e fa riflettere “La bête”, il nuovo film di Bertrand Bonello in lizza per il Leone d’oro. Ambientata in un futuro prossimo in cui regna suprema l’intelligenza artificiale, la nuova pellicola del regista francese racconta di un mondo in cui le emozioni umane sono ormai considerate una minaccia. Per liberarsene, Gabrielle deve purificare il suo DNA: si immerge quindi in vite precedenti, dove ritrova Louis, suo grande amore. Si apre con una sequenza ambientata all’interno di un set collocato in un gigantesco green screen, dove la protagonista deve recitare immaginandosi oggetti e personaggi che poi verranno aggiunti in post produzione: fin dai primi minuti è (anche) un film sul cinema “La bête”, una pellicola ampiamente stratificata, divisa su più epoche e in cui continuano a moltiplicarsi punti di vista, narrazioni, stili e ragionamenti sull’universo (post)umano dove il lungometraggio è ambientato.Si possono trovare diversi riferimenti al cinema del passato (da “L’anno scorso a Marienbad” di Alain Resnais alla poetica di Chris Marker) in questa pellicola liberamente ispirata alla novella di Henry James del 1903 “La bestia nella giungla”, ma Bonello riesce comunque a risultare incredibilmente originale, incisivo e capace tanto di far ragionare quanto di inquietare sul mondo di oggi.Loading…Una grande esperienza di visioneSi tratta di una vera e propria esperienza di visione, in cui anche noi spettatori ci perdiamo insieme a una protagonista che fatica a distinguere immagini fittizie e realtà, mondo digitale e analogico, passato e presente.Lo si può definire un melodramma distopico anche perché, come molti dei migliori lungometraggi di fantascienza della storia, “La bête” è soprattutto un grande film d’amore, in cui non si fa altro che ricercare la propria anima gemella perduta tra i tempi e gli spazi, gli schermi dei computer e la necessità di un vero contatto umano.Ennesima, grande prova di Léa Seydoux che si conferma una delle attrici più importanti del cinema contemporaneo.The KillerIn concorso è stato presentato anche “The Killer”, il nuovo film di David Fincher con protagonista Michael Fassbender.L’attore irlandese interpreta un assassino glaciale, che prepara meticolosamente ognuno dei suoi omicidi. Mentre si trova a Parigi, durante un’operazione molto delicata, qualcosa va storto: compie un errore che potrebbe compromettere la sua intera esistenza e anche quella dei suoi cari.Aperto da un incipit meraviglioso, che conferma il regista di “Seven” e “L’amore bugiardo”, come uno degli autori più bravi e significativi del cinema contemporaneo, “The Killer” è un film che ha una messa in scena precisa e calibratissima. Dotato di perfetti tempi di montaggio, procede rapidissimo per tutta la sua durata, mostrando il graduale crollo psicologico di una mente ossessiva che ha compiuto un errore.Alla base c’è un’omonima graphic novel francese del 1998, utilizzata da Fincher come base narrativa per un lungometraggio che mostra anche la graduale scalata sociale compiuta dal protagonista con i suoi omicidi.Fincher ha fatto sicuramente di meglio in passato (vista la trama non troppo originale), ma questo non toglie valore a uno dei titoli più eleganti e cinematograficamente potenti visti negli ultimi tempi sul grande schermo.