I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo3′ di lettura Kamala Harris ha in tasca la nomination del partito democratico, forte di una maggioranza dei delegati che si è già dichiarata a suo favore dopo il ritiro di Joe BIden. E ha preso il comando della campagna contro Donald Trump nelle elezioni presidenziali: in serata si e’ recata al quartier generale che era stato di Joe Biden in Delaware e ha attaccato con forza il candidato repubblicano. Ricordando i propri inizi da procuratore, alle prese con truffatori e predatori, ha detto: “So di che pasta è fatto Trump”. Impegnandosi a sconfiggerlo, ha aggiunto “L’America non tornerà indietro”.Conquistata la maggioranza dei delegatiHarris ha consolidato a tempo di record l’appoggio del partito alle sue spalle, I cui delegati dovrebbero ufficializzare la sua nomination prima della Convention del 19 agosto. Ha ormai ottenuto, stando a calcoli della Associated Press, il supporto di oltre 2.200 delegati, piu’ dei 1.976 necessari. I vertici del partito, per la precisione la commissione sulle regole, si riunirà nelle prossime ore e ha fatto sapere che prevederà un voto virtuale delle delegazioni entro il 7 agosto.Loading…Tutti i possibili sfidanti la appoggianoTutti I potenziali sfidanti interni l’hanno ormai appoggiata, da Gavin Newsom della California a Josh Shapiro della Pennsylvania, e al suo fianco si e’ schierata anche l’ex scettica e influente ex Speaker della Camera Nancy Pelosi. Ha in programma anche un incontro imminente con il leader democratico del Senato Chuck Schumer e il capogruppo alla Camera Hakeem Jeffries, il quale ha tuttavia già affermato che Harris, che diventerebbe la prima donna di colore eletta Presidente, ha entusiasmato la base di partito.Donazioni per 250 milioniI donatori democratici hanno a loro volta ripreso a staccare assegni in massa a lei e al partito, per un totale stimato in ben 250 milioni nel giro d’una giornata, cifre da capogiro. La roccaforte progressista di Hollywood si sta mobilitando di nuovo, dopo la freddezza con Biden, e Harris ha ricevuto l’appoggio, tra gli altri, di Barbra Streisand. Accanto alla Harris si sono schierati anche network di imprenditrici a Silicon Valley.Al vaglio la scelta del vicepresidente La prima, importante decisione èdi Harris sara’ adesso la scelta del suo candidato alla vicepresidenza e sta procedendo a tambur battente: ha affidato l’esame dei papabili all’ex Ministro della Giustizia di Barack Obama, Eric Holder. In lizza sono soprattutto governatori o senatori moderati e di stati incerti.