(ANSA) – VENEZIA, 11 LUG – E’ stato effettuato all’ospedale
di Padova il primo trapianto di due porzioni di fegato da
donatori viventi su un unico paziente. Per la paziente, una
donna di 52 anni, “non sono state sufficienti tre linee di
chemioterapia – ha spiegato il professor Umberto Cillo -, per
questo abbiamo considerato il trapianto”. A differenza delle
donazioni tradizionali da vivente, quando a un singolo donatore
si esporta il 65% del fegato, due giovani nipoti della donna
hanno deciso di donare il 25% del proprio fegato, permettendo il
doppio trapianto per ricostruire l’organo della zia.
L’intervento è stato illustrato stamane nella sede della giunta
regionale, a Venezia. “Stiamo parlando di una realtà, quella
padovana, unica nel suo genere sul fronte dei trapianti – ha
detto il presidente del Veneto, Luca Zaia -. Un’eccellenza
unica. Mi sento anche di ringraziare i veneti che dimostrano una
opposizione alla donazione degli organi in media del 20%, contro
un 29% a livello nazionale. La donazione è diventata cultura”.
“Sono orgoglioso di poter essere qui e condividere questi
successi importanti – ha commentato il direttore generale
dell’Azienda Ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben -. La
realtà trapiantologica è in costante evoluzione, ma dobbiamo
pensare che dietro a un trapianto c’è una catena di solidarietà:
donatore e ricevente con ansie e preoccupazioni, e tra l’uno e
l’altro una catena di persone e strutture che li mettono
insieme. E poi c’è la nostra squadra di professionisti, che
rende possibile queste cose”. (ANSA).