(ANSA) – TRIESTE, 29 GEN – A Trieste un artista anonimo da
qualche anno realizza opere in ricordo di persone scomparse che
hanno lasciato il segno, e le dona alla città depositandole di
notte in alcuni luoghi collegati alla vita di chi non c’è più.
Finora sono cinque in tutto. L’ultima in ordine di tempo è una
sagoma che raffigura Giulio Regeni, fissata sulle scale del
liceo Petrarca, istituto frequentato dal ricercatore, nel
settimo anniversario del giorno in cui si è avuto l’ultimo
contatto, il 25 gennaio scorso.
Al ricercatore di Fiumicello l’autore ha dedicato altri due
quadri gli anni scorsi, sempre nello stesso periodo, e sempre
lasciati all’esterno dell’istituto. La scuola ha recuperato
puntualmente le opere, per esporle all’interno.
Un altro dipinto è stato collocato nel 2022 a Servola, rione
periferico della città, nell’anniversario della morte della
“Iena” Nadia Toffa, che per anni nella zona si era schierata con
vari servizi televisivi al fianco dei residenti contro lo
stabilimento siderurgico della ex Ferriera dal forte impatto
ambientale. Un’altra opera ancora è apparsa lo scorso anno
accanto al palazzo della Questura, in ricordo dei due poliziotti
Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, nell’anniversario della
sparatoria in Questura in cui gli agenti rimasero uccisi.
Dell’artista, soprannominato “il Banksy triestino”, si sa
poco o nulla. Nessuno l’ha mai visto. Pare sia un uomo, che crea
opere d’arte, soprattutto tele dipinte. (ANSA).