Elezioni legislative decisive si terranno sabato in Georgia, Paese spaccato dopo mesi di proteste di piazza contro i provvedimenti legislativi ‘russi’ introdotti dal governo, la legge sulle organizzazioni considerate come ‘agenti stranieri’ e quella sui valori della famiglia e la protezione dei minori, di fatto il bando all’espressione di idee di orientamento Lgbtq, che in entrambi i casi la Presidente filo europea Salomé Zurabishvili aveva rifiutato di firmare senza riuscire a impedirne l’entrata in vigore.
Sogno georgiano, il partito al potere dell’ambiguo miliardario Bidzina Ivanishvili – che ha accumulato il suo patrimonio in Russia negli anni Novanta – presenta il voto come una scelta fra guerra e pace. Le strade di Tbilisi erano state inondate da poster con le immagini affiancate, in bianco e nero, dell’Ucraina in macerie, con la didascalia “No alla guerra” e, a colori, di una Georgia prospera e felice con la scritta “Scegli la pace”. Il viale di una città bombardata in Ucraina accanto al viale Chavchavadze di Tbilisi appena ristrutturato, uno stadio distrutto dalle bombe in Ucraina accanto a una delle nuove arene inaugurate dal governo in Georgia. “Sabato decideremo fra guerra e pace”, ha dichiarato esplicitamente Ivanishvili in un comizio. E non è chiaro se è solo una spregiudicata campagna elettorale o il sinistro richiamo a quello che potrebbe accadere se l’opposizione filo occidentale vincerà le elezioni. Domenica a Tbilisi decine di migliaia di persone sono tornate in piazza contro Sogno georgiano e in sostegno dell’avvicinamento all’Europa – che ha congelato il processo di adesione della Georgia – in vista del voto di sabato prossimo, una “dimostrazione della richiesta dei georgiani di libertà, indipendenza e di un futuro europeo”, come ha commentato la Presidente. Come nel caso della Moldova, l’avvicinamento della Georgia all’Unione europea innesca una reazione della Russia e quindi la polarizzazione interna. (segue)In molti sono scioccati da questa campagna elettorale nella Georgia che non ha dimenticato il terribile periodo della guerra civile all’inizio degli anni Novanta, la guerra lampo con la Russia nel 2008 e il ruolo di Mosca sul 20 per cento del territorio del Paese, con le regioni indipendentiste dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud sovrane per scelta riconosciuta solo da Mosca e da pochi altri Paesi. Il senso del messaggio è comunque quello di attribuire agli ucraini la responsabilità della guerra innescata dall’invasione russa del 2022. “Non ho mai visto niente di così vergognoso e offensivo per la nostra cultura, per le nostre tradizioni, storia e credo”, ha dichiarato Zurabishvili.Sogno georgiano evita di parlare esplicitamente della Russia nel suo discorso politico. Ma non ha preso posizione contro l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e non aderisce alle sanzioni internazionali introdotte dopo l’inizio della guerra. Uno dei temi centrali della campagna elettorale è che è l’unica forza politica in grado di gestire il vicino ingombrante a nord. Sogno georgiano è stato fondato dal nulla pochi mesi prima delle sue prime elezioni, vinte nell’ottobre del 2012, accusando di aver provocato l’invasione russa, non a torto, Mikhail Saakashvili – che contando di vincere con il suo Mnu il voto alle legislative al termine dei suoi due mandati a Presidente, aveva riformato la Costituzione per sottrarre poteri al Presidente e affidarne al Premier. (segue)Ora Sogno georgiano promette di ripristinare il controllo sulle due regioni indipendentiste e l’integrità territoriale ed eliminare la povertà “grazie a cambiamenti delle situazione politica regionale”, come ha dichiarato di recente il Premier Irakli Kobakhdize, lasciando intendere l’improbabile sviluppo di una Russia disposta a rinunciare al controllo di Abkhazia e Ossezia del sud se Tbilisi rinuncerà a un processo di integrazione con la Nato e l’Unione europea sostenuto dal Movimento nazionale unito, principale partito di opposizione che fu guidato da Saakashvili (che dal suo rientro in Georgia nell’ottobre del 2021, è condannato, in pessime condizioni di salute, in prigione, dove sconta una condanna di sei anni per abuso di potere, in larga misura motivata politicamente). Una soluzione di facciata utile a Sogno georgiano potrebbe essere la creazione di una confederazione con Abkhazia e Sud Ossezia, come regioni autonome, di fatto sempre sotto il controllo di Mosca. Sogno georgiano assicura di voler integrare la Georgia all’Ue anche se con le controverse leggi che ha promulgato negli ultimi mesi la hanno di fatto allontanata e minaccia, come è stato fallo lo scorso agosto, il bando al Movimento nazionale unito”, vale a dire il Mnu e la galassia di gruppi filo occidentali).Sempre lo scorso agosto i servizi di intelligence estera russi (Svr) hanno denunciato un presunto sforzo degli Usa di provocare una “Maidan” in Georgia – dove peraltro manifestazioni di protesta sono in corso dallo scorso anno – e portare al potere l’opposizione anche se Sogno georgiano dovesse vincere le elezioni. (segue)Gli Stati Uniti operano per “non consentire alle forze con un orientamento nazionale e sane” di mantenere il potere, ha aggiunto all’inizio del mese il direttore dell’Svr, Sergei Naryshkin. “Sono certo che i georgiani fanno la scelta giusta”, ha concluso. Ivanishvili dimostra di aver ascoltato il messaggio quando promette “processi di Norimberga” per l’opposizione “fascista”. “Se falsificano il risultato delle elezioni e prendono il potere, la Georgia cesserà di esistere come Paese indipendente”, ha denunciato, dal carcere, Saakashvili, parlando di una “guerra ibrida” di Mosca nei confronti del suo Paese.