Serve una “riflessione” sulla norma
contenuta nel decreto flussi che prevede la possibilità da parte
delle forze di polizia di accedere ai cellulari ed altri
dispositivi elettronici del migrante che non collabora alla sua
identificazione. Lo afferma il Garante per la privacy, Pasquale
Stanzione, sentito dalla prima commissione della Camera che sta
esaminando il testo. Secondo Stanzione, “è opportuno valutare la
proporzionalità” della misura e sottoporla preventivamente e non
successivamente all’esame giudiziale. Particolare attenzione va
poi rivolta ai minori, aggiunge.
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