I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo4′ di lettura«Avete tirato questa sòla a Mediaset con la Berlinguer». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dà immediatamente il suo personalissimo imprinting alla mattinata di presentazione dei palinsesti della Rai a Napoli. E il passaggio di Bianca Berlinguer a Mediaset diventa motivo di lanci d’agenzia prima ancora che entri nel vivo la presentazione per la prossima stagione dei programmi della Tv pubblica.Da TeleKabul a TeleMeloniChe, inutile girarci attorno, sarà caratterizzata dall’addio a Viale Mazzini di volti storici. Fabio Fazio, Lucia Annunziata e, da ultimo, Bianca Berlinguer hanno lasciato quella che era stata la loro casa per tanti anni lasciando nell’opinione pubblica l’impressione di un cambio repentino di rapporti di forza, innanzitutto politici. Da TeleKabul a TeleMeloni. l’ad Rai Roberto Sergio non ci sta: «Non mi riconosco in quei titoli, siamo abituati a leggere valutazioni diverse da parte dei colleghi della stampa, ma come penso che TeleKabul non fosse giusto prima, così non penso che nella Rai di oggi ci sia una caratterizzazione di destra o di centrodestra. Con il direttore generale, la presidente e tutti i colleghi che hanno una visione pluralista, credo che tutti assieme siamo in grado di rispondere che questi titoli non ci riguardano».Loading…Rischio FiorelloC’è il rischio che non si finisca qui? Su tutti c’è il nodo Fiorello. Ma l’ad Rai su questo punta dritto su un problema contingente: «Ancora non c’è in palinsesto anche se noi e Fiorello abbiamo voglia di proseguire ma siccome Via Asiago pur essendo una sede storica non è solo della Rai, ci sono i condomini con i quali cercheremo di parlare perché Fiorello è un uomo Rai e io lo voglio fortemente».Uscite e nuovi arriviAddii eccellenti, ma anche conferme e nuovi arrivi. Nei palinsesti tutti confermati i campioni di ascolti in prima serata, da Amadeus a Carlo Conti, da Alberto Angela a Milly Carlucci, ma anche grandi spazi a chi è reduce da un’ottima stagione e si prepara a confermare il successo come le ’Belve’ di Francesca Fagnani e ’Boomerissima’ di Alessia Marcuzzi. A cambiare è soprattutto l’approfondimento, con i talk affidati a Francesco Giorgino, Filippo Facci, Nunzia De Girolamo. Ma torna anche Luca Barbareschi su Rai3, Caterina Balivo conquista il pomeriggio di Rai1, Pino Insegno approda a Viale Mazzini e raddoppia, nell’access prime time di Rai2 e poi nel preserale di Rai1.L’ad Sergio: «Canone in bolletta anche nel 2024»La nuova Rai – che la si voglia considerare “sovranista” o, come sostiene l’ad Roberto Sergio, unitamente al dg Giampaolo Rossi, «più pluralista della Rai del passato» – si trova a fare i conti con i soliti, vecchi problemi. Le risorse innanzitutto. Che fare se il canone dovesse uscire dalla bolletta come il ministero dell’Economia ha fatto capire di volere? «Non abbiamo la certezza che il canone Rai esca dalla bolletta per il 2024. L’importante è che il governo garantisca che questi importi vadano all’azienda», ribadisce Sergio. Tema caldissimo. Tanto che il dg sale apposta sul palco per motivare la questione: «Il canone non è solo una questione nazionale ma europea. Il tema sulle risorse al servizio pubblico televisivo e multimediale si pone come tema a livello europeo. Attualmente sui primi cinque servizi pubblici europei Gran Bretagna, Germania, Italia, Francia e Spagna due non hanno il canone. La Spagna non ce l’ha dal 2010 e finanzia il servizio pubblico attraverso un meccanismo molto complesso che prevede tra le altre cose che i broadcaster privati una parte del loro ricavo lo riversino sul servizio pubblico. Quindi cosa succede? Che è il privato che finanzia il pubblico, mentre da noi è il servizio pubblico che aiuta il privato attraverso il fondo dell’editoria, crediti d’imposta e altro».