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Home Economia Italiana

Fininvest si allarga: la mossa dei figli di Berlusconi

di Redazione Il Giornale Economico
02/07/2023
in Economia Italiana, Primo Piano
Fininvest si allarga: la mossa dei figli di Berlusconi
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Nei giorni direttamente successivi alla scomparsa di Silvio Berlusconi, sui quotidiani italiani sono comparse decine di articoli riguardanti il presunto rapporto conflittuale tra i cinque figli del Cavaliere. In particolare, leggendo le ricostruzioni di molti analisti ed esperti, pare che le frizioni accumulate negli anni abbiano portato ad una sorta di ripartizione generazionale, in cui i discendenti avuti dalla prima moglie Carla Dall’Oglio (nelle persone di Piersilvio e Marina) si ritrovino contrapposti a quelli avuti dal secondo matrimonio con Veronica Lario (ossia Barbara, Pierluigi ed Eleonora).
Eppure, tutti quanti insieme, i rampolli di casa Berlusconi sembrano aver trovato un paradigma di sintonia e intesa che ha permesso loro di gestire e amministrare – con anche un relativo successo imprenditoriale – la mole sconfinata di aziende, beni e possedimenti già nel corso del decennio appena archiviato. Un periodo in cui l’ex presidente del Consiglio si era già fatto relativamente da parte per quanto riguarda l’attività di controllo dei propri averi.

Fininvest chiude il bilancio in positivo e annuncia un nuovo ingresso in azienda
Un ulteriore segnale di compattezza e intesa in questo senso lo si è avuto proprio in questi ultimi giorni, quando gli eredi del leader di Arcore erano chiamati ad esprimersi sul prossimo futuro di Fininvest. Ebbene, con un voto unanime che non ha lasciato spazio ad alcun dubbio, il bilancio relativo al 2022 è stato approvato in modo coeso da parte di tutti i soci, mentre le aziende partecipate del gruppo (tramite i relativi uffici stampa) hanno fatto sapere che “la strategia di lungo periodo rimane solida e invariata”. Contestualmente, la stessa Marina Berlusconi – su cui non si placano le voci per un’eventuale ingresso in politica – è stata confermata nel ruolo di presidente.
Come detto, anche i numeri dell’impero mostrano uno stato di benessere che sarebbe stato difficilmente raggiungibile in un clima di mancata unità d’intenti. Nello specifico, è stato dato il via libera ad un dividendo pari a 100 milioni di euro: si tratta di un dato in calo di oltre 150 milioni rispetto al 2021, quando però c’era stato il primo grande rimbalzo dopo le difficoltà dovute all’emergenza pandemica, spinto soprattutto dalle prestazioni assolutamente straordinarie registrate da Mediaset (nella sua nuova denominazione Media For Europe), che aveva battuto ogni record in termini di raccolta pubblicitaria e ascolti TV.
La famiglia Berlusconi guarda al futuro di Fininvest: le ultime novità in entrata
Tra i successi riportati durante la riunione dei vertici di Fininvest, un capitolo importante è stato riservato alla Mondadori, che negli ultimi dodici mesi ha avuto un ruolo decisivo (assieme soprattutto a Banca Mediolanum e alla stessa Media For Europe, oltre che all’AC Monza promosso in Serie A di calcio) per chiudere i conti in positivo, con i ricavi che hanno raggiunto un valore complessivo pari a circa 3,82 miliardi di euro. Un risultato che ha permesso alla casa editrice di accrescere gli obbiettivi per il 2023 e il 2024.
Ma c’è di più. Il gruppo con sede a Segrate ha infatti annunciato l’acquisto di una nuova società che permetterà di rafforzare la propria presenza nel settore di competenza. Nello specifico, il comunicato spiega come sia stato raggiunto l’accordo per l’appropriazione del 51% delle quote di Star Shop Distribuzione, tra le multinazionali leader nel comparto della fumettistica. Inoltre, la prospettiva sarebbe quella di salire al 100% nel giro di pochi anni, sintomo inequivocabile di come la Mondadori stia puntando molto nella massima diversificazione dei propri prodotti.

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