“Martedì prossimo, 1 ottobre, verranno incardinati in 8/a Commissione al Senato tutti i disegni di legge che riguardano la riforma della Rai. L’obiettivo è quello di agevolare un corretto e proficuo confronto tra maggioranza e opposizione sulla riforma del servizio pubblico radiotelevisivo, nell’interesse del Paese e dei cittadini”. Ad annunciarlo in una nota è il presidente della Commissione 8/a a Palazzo Madama e senatore di Forza Italia Claudio Fazzone.
Poche ore prima la presidente della Commissione di Vigilanza, Barbara Floridia, aveva annunciato che avrebbe scritto “una lettera ai presidenti delle commissioni parlamentari competenti per sollecitare l’incardinamento delle proposte di legge di riforma del Servizio Pubblico. È giunto il momento che dalle parole si passi ai fatti e che si avvii nelle sedi competenti il percorso di riforma nel solco dei principi del Media Freedom Act europeo”.
“Non ho capito bene cosa faranno le opposizioni, credo vadano in ordine sparso. La nostra posizione sulla Rai è quella che deve essere sotto una fondazione i cui componenti devono essere nominati da un’autorità che non sia politica perche’ solo in questo modo si garantisce, abolendo la commissione di Vigilanza, una reale indipendenza della Rai. Io sono nuovo in Parlamento, ma mi pare di capire che i parlamentari hanno due passioni: la Rai e i servizi segreti. Così mi pare che non la risolviamo mai”, afferma il leader di Azione Carlo Calenda.
Il M5s “ribadisce l’impegno a sostenere gli Stati generali del Servizio Pubblico, promossi e organizzati dalla presidente della Commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia, congiuntamente con la commissione stessa”. “Sarà quella”, viene aggiunto in riferimento agli Stati generali, “l’occasione per dibattere pubblicamente – alla presenza di esperti, della società civile e di rappresentanti delle varie forze politiche – le prospettive di riforma della Rai, con la finalità di aprire un dibattito pubblico e individuare punti comuni di una prospettiva di riforma da attuare il prima possibile nelle sedi competenti per rivedere la sua governance sottraendola all’influenza governativa e politica e garantire la sostenibilità finanziaria e la competitività con le correnti piattaforme di informazione e di intrattenimento”.
“Il M5s – ricorda il comunicato – ha peraltro già depositato in Parlamento una proposta di legge che rivede integralmente la governance della Rai, tanto più necessaria in vista dell’entrata in vigore dell’European Media Freedom Act, prevista per l’agosto 2025, che introduce criteri innovativi di nomina dei vertici e di garanzia di risorse stabili”.
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