I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«A causa di una interruzione temporanea della produzione», il farmaco ansiolitico Frisium, indicato anche come antiepilettico nei bambini, «è in stato di carenza, le confezioni attualmente disponibili non saranno sufficienti a garantire i fabbisogni del territorio» e «la distribuzione sarà contingentata». Pertanto «si invitano gli operatori sanitari a dispensare ai pazienti esclusivamente le confezioni necessarie per proseguire la terapia, evitando fenomeni di accaparramento». Lo comunica l’Agenzia italiana del farmaco, insieme a Sanofi, l’azienda titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (Aic).Per cosa è indicatoFrisium contiene clobazam e appartiene alla classe delle benzodiazepine. È indicato per il trattamento di ansia, tensione ed altri disturbi associati con ansia, difficoltà a dormire o ad addormentarsi. I medicinali della stessa classe di Frisium (benzodiazepine) sono indicati soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio. È inserito nella lista dei farmaci pediatrici off label per epilessie gravi farmacoresistenti in bambini maggiori di 3 anni. Le informazioni riguardano il dosaggio 10 mg del medicinale in formulazione capsule rigide.Loading…Confezioni disponibili a sufficienza«Le confezioni disponibili, se distribuite correttamente, dovrebbero essere sufficienti per garantire la prosecuzione della terapia a tutti i pazienti in trattamento, fino al ripristino regolare delle forniture». Ma «al fine di ridurre i disagi per i pazienti, in considerazione del fatto che in Italia non sono autorizzati farmaci con lo stesso principio attivo, le strutture sanitarie possono richiedere l’autorizzazione all’importazione di un analogo medicinale dall’estero».Invito alla sensibilizzazioneL’Agenzia «ha avviato un dialogo costante con Sanofi per verificare i motivi» e «monitorare la risoluzione degli eventi che hanno determinato la carenza». Ogni aggiornamento «sarà tempestivamente reso disponibile» nel sito web dell’Aifa, nella sezione «Comunicazioni su farmaci carenti». Nel frattempo «si invitano medici e farmacisti a sensibilizzare i pazienti, al fine di permettere a tutti l’accesso al medicinale».