(ANSA) – TRIESTE, 10 LUG – “Se la Ue intende confermare i
paletti energetici rigidi e imminenti indicati nella direttiva
sulle ‘case green’, allora deve anche mettere a disposizione
strumenti di politica economica per poterli rispettare”. Lo ha
detto Paolo Fantoni, dell’omonimo gruppo di arredo, attuale
presidente nazionale di Assopannelli, commentando il recente
incontro svoltosi a Santiago de Compostela, in Spagna, della
European Panel Federation (Epf), dove è stato sottolineato,
appunto, che “gli obiettivi, molto ambiziosi, indicati
dall’Unione Europea per la maggiore sostenibilità ambientale
delle abitazioni hanno bisogno di strumenti pratici e attuabili
in tempi rapidi per i necessari interventi di riqualificazione”,
come riporta una nota del Gruppo Fantoni. In questa maniera,
inoltre, “si andrebbe anche a evitare un imminente crollo
verticale dell’edilizia a causa dell’impennata del costo del
denaro”.
Secondo il gruppo, i dati sulla produzione europea di
pannelli in legno nel primo quadrimestre 2023, già in calo dalla
metà dell’anno scorso, fanno presagire “un’imminente frenata
dell’edilizia causata dall’aumento dei tassi di interesse della
Bce, che ha bloccato in tutta Europa gli investimenti delle
famiglie”. Tra gennaio e aprile, rispetto allo stesso periodo
del 2022, la produzione europea di pannelli è scesa del 9 per
cento.
“Il sentiment dei consumatori, dopo un biennio di robusto
sviluppo, è ora in forte calo – continua Paolo Fantoni – Le
richieste di licenze edilizie sono in contrazione in tutti i
Paesi europei”. Un segnale questo che viene giudicato “di
allarme, che va colto da chi crede che una politica di rialzo
dei tassi sia risolutiva per contrastare l’inflazione: il
continuo aumento del costo del denaro agli speculatori fa il
solletico, mentre alle famiglie fa molto male”. (ANSA).