Per domani è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti alla proposta di legge sul salario minimo e la giusta retribuzione ma è probabile che il cammino del provvedimento sia complicato anche in questa legislatura.
L’eventuale introduzione di un salario minimo per legge pari a 9 euro lordi l’ora – secondo i calcoli presentati dall’Istat in audizione nei giorni scorsi – significherebbe aumenti per 3,6 milioni di rapporti di lavoro (tre milioni circa di lavoratori) con un aumento medio di 804 euro a rapporto e una crescita del monte salariale di quasi 2,9 miliardi.
Intanto il potere d’acquisto delle retribuzioni contrattuali continua ad arretrare con un aumento previsto nel 2023 pari al 2,5% di molto inferiore alla crescita dei prezzi dato che l’inflazione acquisita per l’anno è del 6,1%.
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