(ANSA) – MILANO, 31 GEN – Produzione, fatturato ed export in
crescita nel 2022 per la mozzarella di bufala campana dop, ma a
pesare è l’inflazione e i costi di produzione che hanno
abbattuto la redditività. Sono questi alcuni dei dati emersi
nella presentazione del primo osservatorio economico sulla
filiera, realizzato dal Consorzio di tutela della mozzarella di
bufala campana Dop in collaborazione con Unicredit e Nomisma.
Nel 2022,il fatturato alla produzione della filiera è salito
a 530 milioni, confermando l’alta crescita di produzione nel
periodo 2016-2022, con un aumento del 26% contro una media del
10% dei formaggi certificati dop. Note positive che, però, si
scontrano con una crescente preoccupazione sulla tenuta del
comparto, come ha sottolineato il presidente del Consorzio,
Domenico Raimondo. “Il peso dell’aumento dei costi energetici
per la produzione che ha ridotto in maniera pesante la
redditività di molte aziende e per il 2023 la nostra grande
speranza è di leggere, già da domani mattina sull’Ansa, che la
guerra in Ucraina è finita” le parole di Domenico Raimondo.
E se il 65% della produzione finisce sul mercato italiano, è
in crescita l’export, con un aumento del volume del 9%
nell’ultimo anno rispetto al 2021. A spiccare è soprattutto il
mercato francese, che nel 2022 copre il 33% dell’intero export
della mozzarella di bufala campana Dop, con una crescita di 10
punti percentuali rispetto al 23% del 2021. Secondo mercato la
Germania, con il 18,8%, ma in calo di circa 4 punti rispetto a
un anno fa, e che conferma come principalmente l’esportazione
riguardi il mercato di vicinanza, europeo, mentre tra i mercati
considerati più interessanti nel futuro dietro ai due mercati
europei spiccano gli Emirati Arabi Uniti, che ora coprono l’1,5%
del mercato, ma in forte crescita. (ANSA).