Resistono in territorio positivo le
principali borse europee a parte Francoforte (-0,27%) con i
future Usa invariati in vista della decisione della Fed sui
tassi attesa per giovedì, insieme a quelle della Banca centrale
norvegese e della Boe. In linea con il dato della prima lettura
l’inflazione in Italia in agosto e in leggero calo l’indice dei
prezzi alla produzione in Germania (-0,8% su base mensile e
-1,1% su base annua), mentre dagli Usa è in arrivo l’indice
manifatturiero di New York.
In rialzo il greggio (Wti +0,57% a 69,02 dollari al barile) a
differenza del gas (-4,96% a 34,13 euro al MWh ad Amsterdam),
che sconta le scorte record in Europa, arrivate al 93% contro
l’87% medio del periodo negli ultimi 5 anni. Poco mosso l’oro
(-0,03% a 2.579,16 dollari l’oncia) mentre scende ulteriormente
il dollaro sotto gli 0,9 euro e a 0,75 sterline, mentre il
differenziale tra Btp e Bund tedeschi scende sotto a 135,2
punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 1,5 punti al
3,49% e quello tedesco di 0,5 punti al 2,14%.
Prosegue la corsa di Saipem (+3,17%) dopo una commessa da 4
miliardi di dollari (3,6 miliardi di euro) in Qatar. Cauta Eni
(+0,16%), quasi invariata Bp (+0,04%), deboli invece
TotalEnergies (-0,21%) e Shell (-0,38%).
In campo bancario svetta ancora Unicredit (+0,93%), il cui
amministratore delegato Andrea Orcel ritiene che la fusione con
Commerzbank (-0,96%) potrebbe “creare valore” per soci,
dipendenti e clienti. Acquisti anche su Bbva (+0,67%) e Sabadell
(+0,43%), mentre si confermano deboli Popolare Sondrio (-0,81%)
e Banco Bpm (-0,73%), Bper (-0,68%), Intesa (-0,61%) ed Mps
(-0,32%).
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