Le Borse europee proseguono deboli
a metà seduta mentre i rendimenti dei titoli di Stato sono in
lieve calo e l’oro registra un netto rialzo. Tra gli investitori
sembra ormai smaltita l’euforia per una pausa delle banche
centrali sul rialzo dei tassi. L’attenzione si concentra ora
sull’andamento della crescita globale e sulle tensioni
geopolitiche. Sul versante valutario l’euro sale per il terzo
giorno consecutivo e si attesta a 1,0946 sul dollaro.
L’indice Stoxx 600 cede lo 0,1%. In territorio negativo
Milano (-0,8%), Londra (-0,6%), Parigi (-0,2%) e Madrid (-0,1%).
In controtendenza Francoforte (+0,1%). I principali listini
europei sono appesantiti dal comparto immobiliare (-1%). Male
anche l’energia (-0,9%), con il prezzo del petrolio in calo. Il
Wti scende dello 0,4% a 77,5 dollari al barile e il Brent cede
lo 0,4% a 82 dollari. In flessione il comparto finanziario con
le banche (-0,9%) e le assicurazioni (-0,3%).
Deboli le utility (-0,4%), con il prezzo del gas che scende a
45 euro al megawattora. In controtendenza il comparto azionario
tecnologico (+0,4%).
Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund
prosegue a 170 euro, con il rendimento del decennale italiano al
4,29%. A Piazza Affari in forte calo Mps (-7,7%), dopo il
collocamento di una quota del 25% da parte del Tesoro. In
flessione anche le altre banche con Banco Bpm (-3%), Bper
(-2,8%), Intesa (-1,5%) e Unicredit (-1%). Male anche Saipem
(-2,8%) e Tim (-2,3%). Andamento positivo per Mediolanum
(+0,4%), Erg e A2a (+0,1%).
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