Le Borse europee si confermano ben intonate a metà seduta dopo una serie di dati macro ed in particolare l’inflazione nell’eurozona scesa a giugno al 5,5% e la disoccupazione stabile al 6,5%. Anche i future su Wall Street sono orientati al rialzo con lo sguardo rivolto Pce core, ovvero la misura d’inflazione monitorata dalla Fed.
L’indice d’area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, guadagna un punto percentuale sempre con le evidenze di energia, immobiliare e finanziari. Milano sale dell’1,3% (Ftse Mib 28.283 punti) con la corsa di Saipem (+3,62%), Diasorin (+3%), Erg (+2,9%) all’indomani della cessione della centrale termoelettrica di Priolo Gargallo. A Francoforte (+1,2%) è poco mossa (+0,44%) Prosieben. Il gruppo tedesco, di cui Mfe-Mediaset (le azioni A +1,17% e le B -0,35%) è il primo azionista, riunisce l’assemblea all’indomani di quella di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, che ha confermato per intero il board e deliberato un dividendo di 100 milioni. Tra le altre Piazze, Parigi segna un +1,17% e Londra un +0,7%.
Dato il contesto lo spread tra Btp e Bund lima a 166 punti, così come il rendimento del decennale italiano che scende al 4,08%. Per quanto riguarda le commodity, si appiattisce il petrolio (69,9 dollari il wti e 74,5 il brent) mentre risale i gas il cui prezzo tocca i 36 euro al megawattora (+1,8%). L’euro resta debole sul dollaro con cui scambia a 1,0848.