Le Borse europee riducono i ribassi
a metà seduta ma restano sempre in rosso in attesa dell’avvio di
Wall Street, appesantite dai timori per la tenuta dell’economia
europea, che si riflettono anche sull’euro, e incerte sull’esito
della riunione della Bce della prossima settimana. Intanto il
gas prende il volo ad Amsterdam, spinto dagli scioperi negli
impianti di liquefazione del gas in Australia.
Milano e Francoforte cedono lo 0,4%, Londra e Parigi lo 0,1%
mentre a New York i future si muovono in leggero ribasso. L’euro
si mantiene a 1,703 sul dollaro, ai minimi da tre mesi, mentre
lo spread Btp-Bund, dopo un avvio positivo, sale di un punto, a
quota 174, con il rendimento dei nostri decennali fermo al
4,34%. Il gas balza del 12,3% a 36,8 euro al megawattora mentre
anche il petrolio prosegue la sua ascesa (+0,6%), con il Brent a
quota 90,5 dollari al barile e il Wti a 87,4 dollari.
A Piazza Affari scivolano Fineco (-3,1%), tagliata da Jp
Morgan, e Mediobanca (-1,6%), dove sta entrando nel vivo il
confronto con Delfin sulla lista. Vendute anche Cnh (-1,3%),
Diasorin (-1,1%), Pirelli (-1%), Tenaris (-0,8%), Leonardo
(-0,8%) ed Enel (-0,8%) mentre salgono Iveco (+1,2%), Prysmian
(+1,1%), Erg (+1%), Campari (+1%) e Tim (+0,9%), con il mercato
che continua a confidare in un’intesa sulla rete.
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