Borse europee ancora in calo a metà
seduta con i timori sull’economica globale, dopo una serie dati
macroeconomici che indicano un rallentamento della crescita.
Sotto i riflettori le prossime decisioni delle banche centrali
sulla politica economica. Dopo una serie di interventi di alcuni
esponenti della Bce si attende in sera il beige book della Fed.
Sul fronte valutario l’euro è poco mosso a 1,7040 sul dollaro.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,6%. Maglia nera per
Milano (-0,8%). In flessione anche Londra e Parigi (-0,6%),
Francoforte (-0,3%) e Madrid (-0,5%). I listini sono appesantiti
dall’andamento negativo della banche (-1,3%) e le assicurazioni
(-1,1%). Male anche il lusso (-0,9%) e la farmaceutica (-0,6%).
Vendite sull’energia (-0,4%), con il petrolio che riprende
fiato dopo la fiammata della vigilia con Russia e Arabia Saudita
che hanno annunciato tagli alla produzione. Il Wti cede lo 0,3%
a 86,4 dollari al barile e il Brent scende dello 0,4% a 89,7
dollari. In flessione anche le utility (-0,3%) con il gas che
estende il calo. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 3,6% a
33,2 euro. Tiene il comparto immobiliare (+0,4%).
A Piazza Affari Popolare di Sondrio (+2,5%) riduce
notevolmente il rialzo iniziale dopo che Unipol (-0,7%) ha
chiesto alla Bce di salire oltre la quota del 10%. Nel listino
principale soffrono gli istituti di credito con Unicredit
(-3,1%), Mps (-2,9%), Banco Bpm (-2,2%), Bper (-1,8%) e Intesa
(-1,7%). Svetta Tim (+1,3%) sempre alle prese con il dossier
sulla rete. Bene anche Prysmian e Pirelli (+0,9%). Lo spread tra
Btp e Bund è stabile a 171 punti, con il rendimento del
decennale italiano al 4,32 per cento.
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