Perdono terreno le Borse europee a
metà seduta, con gli investitori che restano guardinghi in
attesa di conferme sulla salute dei conti aziendali dal flusso
di trimestrali in arrivo e soppesano le mosse delle banche
centrali sui tassi, con le scommesse su un taglio di 50 punti
base da parte della Bce che crescono e quelle per un analogo
taglio da parte della Fed in riduzione.
Parigi cede lo 0,8%, Londra e Francoforte lo 0,4% e Milano lo
0,3% mentre a New York peggiorano i future su Wall Street, che
contengono il calo entro il mezzo punto percentuale. Male il
petrolio (-2%) in attesa dei dati sulle scorte negli Usa mentre
proseguono gli sforzi americani per un cessate il fuoco in Medio
Oriente. Il Wti che scivola a 70,3 dollari al barile e il brent
a 74,6 dollari mentre il gas europeo sale dello 0,9% a 41,1 euro
al megawattora. In Europa avanzano i bond, con i rendimenti del
Btp in calo di 4 punti base al 3,52% mentre lo spread con il
Bund si riduce di due punti al 3,52%.
In Borsa scivolano Deutsche Bank (-2,1%) e Intrum (-9,8%)
dopo le trimestrali, fiacca Roche (-0,4%) mentre avanzano
Heineken (+2%) e Lloyds (+1%). A Piazza Affari soffre Tim
(-2,7%) dopo le perquisizioni della Gdf nell’ufficio di un
dirigente per un caso di corruzione tra privati e arrancano le
banche, con in testa Mps (-2,3%), Popolare di Sondrio (-1,2%) e
Bper (-1,2%), assieme a Saipem (-1,4%) e Leonardo(-1%). Rimbalza
Stellantis (+2,9%) in scia ai conti di Gm, bene anche Stm
(+2,6%) ed Hera (+1,5%) mentre fuori dal Ftse Mib affonda la
Juventus (-5,2%) dopo la sconfitta in Champions contro lo
Stoccarda.
Nel pomeriggio sono attese la decisione della Banca del
Canada sui tassi, la fiducia dei consumatori dell’Eurozona e la
vendita di case esistenti negli Usa mentre gli interventi di
Christine Lagarde e Philip Lane (Bce), Andrew Bailey (Boe) e
Michelle Bowman (Fed) potrebbero offrire spunti sul fronte dei
tassi.
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