Allungano il passo le principali
borse europee al traguardo di metà seduta, con i future Usa
contrastati, in attesa di una serie di dati macro. Parigi
guadagna l’1,55%, Francoforte l’1%, Londra e Milano lo 0,85% e
Madrid lo 0,4%.
In rialzo a 176,8 punti il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita
di 8 punti base al 4,41% e quello tedesco di 5,7 al 2,64%. Si
conferma sopra i 90 dollari al barile il greggio (Wti +0,37% a
90,49 dollari), mentre il gas risale sopra la soglia dei 35
euro, pur restando in territorio negativo (-0,69% a 25,28 euro
al MWh). Risale l’euro a 1,06 dollari, stabile la sterlina a
1,24 dollari. Cede lo yen a 147,86 sul biglietto verde, mentre
il rublo risale a 96,18 sul dollaro.
Dopo l’inflazione in Francia e in Italia sono attesi negli
Usa i prezzi alle importazioni, l’indice manifatturiero di New
York, la produzione industriale e gli indici del Michigan
sull’inflazione attesa e sulla fiducia dei consumatori.
Sugli scudi il comparto del lusso dopo il dato sulle vendite
al dettaglio in Cina. Richemont guadagna il 4,18%, Lvmh il 3,81%
e Keroing il 2,85%, mentre svetta Moncler (+2,54%) in Piazza
Affari. Sotto pressione i produttori di semiconduttori Asm
(-5,2%), Be (-3,05%) ed Asml (-2,41%) mentre tiene Stm (+0,43%)
a Milano e a Parigi. Acquisti sui petroliferi TotalEnergies
(+0,93%), Bp (+0,76%), Shell (+0,59%) ed Eni +0,55%). Bene le
banche con Bper (+1,72%), Barclays (+1,61%), Banco Bpm (U+1,6%),
Unicredit (+0,97%) e Intesa (+0,85%). Poco mossa Mps (+0,08%).
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