Precedentemente dal suo studio erano usciti alcuni legali, tra i quali Luca Fossati dello studio Chiomenti, storica società che segue la famiglia Berlusconi. I legali non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione, con la concreta possibilità che le procedure per l’apertura si siano svolte con i figli del fondatore collegati da remoto e la presenza fisica nello studio del notaio dei legali rappresentanti degli eredi.Focus sul 33% del patrimonioCon l’apertura del testamento del Cavaliere l’attenzione in particolare sarà concentrata sulla quota fuori dalla legittima, pari al 33% del totale dei beni. Sarà la ripartizione di questa quota a decidere chi comanda dentro all’impero Fininvest.La holding ha il controllo di Mfe (ex Mediaset) con il 50%, è presente nell’editoria con il 53,3% di Mondadori, partecipa al 30% Mediolanum, detiene il 100% del Teatro Manzoni e, dopo la cessione del Milan, possiede il Monza calcio. Fuori da Fininvest, ma sempre parte dell’impero costruito dalla dinastia di Arcore, c’è poi il patrimonio immobiliare, gran parte del quale è custodito nella società Dolcedrago, di proprietà esclusiva del CavaliereI titoli in BorsaMediaforEurope, la holding cui fanno capo le televisioni di Mediaset, non dà segni di reazione in Borsa all’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, dal quale il mercato non attende sorprese sul prossimo futuro del gruppo. Trascurata Mondadori, in cauto rialzo fin dall’apertura della seduta mentre la partecipata di Fininvest, Banca Mediolanum, nel paniere principale si conferma debole (-0,64%).Attesa per il testamento, ma Berlusconi rafforzera’ la famigliaPier Silvio: «Tra fratelli c’è assoluta compattezza»«Non è che noi vogliamo dare impressione di compattezza, c’è compattezza». Così Pier Silvio Berlusconi, durante la presentazione dei palinsesti tv di Mediaset, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano su eventuali possibili cambiamenti di equilibri all’interno delle società della famiglia alla luce dell’imminente apertura del testamento.