(ANSA) – ROMA, 07 LUG – “I comportamenti di consumo,
analizzati anche sulla base dei dati raccolti ed elaborati
attraverso un sondaggio condotto su un campione di oltre duemila
consumatori, confermano la rilevanza del prezzo come principale
fattore di scelta. La maggioranza dei consumatori risulta
svolgere un’attività abituale di ricerca che ha ad oggetto il
prezzo praticato sui singoli impianti: tale ricerca avviene
principalmente attraverso l’osservazione diretta dei cartelli
esposti, e in misura minore mediante altri strumenti, anche di
tipo digitale, tra cui il sito internet Osservaprezzi”. Lo
rileva l’Antitrust bell’indagine conoscitiva sui prezzi dei
carburanti per autotrazione.
“Gli interventi volti a garantire la correttezza delle
informazioni rese al pubblico vanno nella direzione di aumentare
la trasparenza a effettivo beneficio dei consumatori. Sono
pertanto da salutare con favore.
Di contro, l’obbligatoria indicazione presso gli impianti di
distribuzione del prezzo medio rispetto ad ampie aree
geografiche – regionale per la rete ordinaria, nazionale per
quella autostradale – non
sembra poter garantire alcuna sostanziale
utilità per i consumatori, visto l’ambito locale di scelta
dell’impianto di rifornimento. Anzi, come già evidenziato
dall’Autorità non si può escludere che la diffusione di tali
informazioni possa determinare effetti negativi, facilitando la
convergenza degli operatori su politiche di prezzo
sostanzialmente allineate intorno a un comune indicatore di
riferimento”.
Nella più ampia prospettiva della transizione energetica,
“con particolare riferimento alla rete distributiva di
carburanti, le nuove esigenze di ricarica dei motori elettrici
possono anche
essere intese quale importante opportunità di conversione degli
impianti, nell’ambito di una razionalizzazione della rete.
L’elevato numero di impianti esistenti, ove la loro conversione
a
punti di ricarica fosse sostenuta dallo sviluppo delle
necessarie infrastrutture tecnologiche, potrebbe rappresentare
un inatteso elemento di vantaggio, consentendo la realizzazione
di una rete capillare di stazioni di rifornimento”. (ANSA).