20 settembre 2024 | 13.39
LETTURA: 2 minuti
“Ci avvieremo, gradualmente, all’obbligo di sottoscrivere una polizza contro rischi naturali” per le case in Italia. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, nel corso del suo intervento all’Insurance High-level Conferenze organizzata da Ania in partnership con la presidenza italiana del G7 dopo la nuova ondata di maltempo che ha messo in ginocchi l’Emilia-Romagna. “E’ finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre”, ha aggiunto.
“Si fa presto – ha continuato Musumeci – a parlare di nuova patrimoniale sulla casa, immagino già le polemiche” ma è necessario “un cambio culturale”.”Siamo stati accanto alla Regione e continuiamo a esserlo ma non parliamo di ricostruzione affidata al generale Figliuolo – ha poi affermato – quella è straordinarietà, che non c’entra con la prevenzione ordinaria che va fatta in tempo di pace, e quando c’è un’alluvione e quando non c’è”. Musumeci ha quindi fatto sapere che “nel ddl al quale stiamo lavorando è prevista una cabina di regia guidata da un commissario straordinario nella quale siano presenti regioni ed enti locali, ma con tempi contingentati, 30, 45 giorni… dopo di che il commissario è autorizzato ad andare avanti a prescindere dal parere non espresso da enti locali”.
“Non ho scatenato alcuna polemica e se gli altri si divertono a farlo mentre la gente soffre non è un problema mio – ha proseguito il ministro – Lo Stato vuole collaborare con la regione, ma se lo Stato eroga risorse ha diritto di sapere se sono state spese, se tutte o in parte e dove. La programmazione è l’elemento di base per pianificare la prevenzione strutturale”. “In 10 anni all’Emilia Romagna sono arrivati 600 mln per mettere in sicurezza il territorio, se ogni volta che piove succede il finimondo qualcosa non torna. Allora vogliamo metterci attorno a un tavolo e capire? E’ quello che abbiamo chiesto alla Regione, non è un atto d’accusa”, ha detto stamattina il ministro della Protezione civile a Radio 24, sottolineando che l’intensità delle piogge “non è più eccezionale, è diventata ordinarietà” e “i danni sono inevitabili”.
Leggi anche